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Cronaca
05.06.2021 - 09:380

In Italia senza tampone, il Governo: "L'Italia ha deciso ancora una volta unilateralmente"

Se la popolazione è contenta, a Bellinzona si hanno dubbi sul momento della scelta e sulla regola dei 60 chilometri: "Qualcuno si trova escluso e magari avrebbe motivi impellenti per varcare il confine"

BELLINZONA - Una misura unilaterale, a un mese dall'introduzione del famoso passaporto vaccinale, che peraltro discrimina chi vive a più di 60 chilometri dal Confine. In Ticino, se la popolazione ne è felice, il Governo non ha gradito. 

"Tra meno di un mese verrà introdotto il pass UE che permetterà di uniformare le regole per gli spostamenti tra i vari Paesi. Ma l’Italia ha di nuovo deciso di muoversi in anticipo e in maniera unilaterale. Una volta di più, ci troviamo di fronte a una misura voluta dall’Italia, che però tocca anche noi", ha detto al Corriere del Ticino Francesco Quattrini, delegato cantonale per le relazioni esterne. Dunque, a Bellinzona si è discusso della tempestività della misura.

Ma non solo. "Chi abita a più di 60 chilometri dalla frontiera si trova escluso da questa facilitazione. E magari avrebbe ragioni impellenti per varcare il confine, come ad esempio l’accudimento di un genitore che necessita assistenza".

Il Consiglio di Stato lunedì incontrerà Ignazo Cassis e la deputazione ticinese alle Camere e si parlerà anche di questo tema. 

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