Politica
07.06.2017 - 17:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Pantani, "e ora cosa diremo sugli ECRIS?". Quadri: "quando si dice un governicchio... altrove si chiederebbe l'impeachement"
Anche i due Consiglieri Nazionali leghisti si esprimono sulla decisione del giorno. "Per Beltraminelli, Vitta e Bertoli il permessi B e G vanno concessi alla cieca"
BERNA - Non potevano mancare le reazioni, sdegnate, dei due Consiglieri Nazionali leghisti Roberta Pantani e Lorenzo Quadri all'abolizione dell'obbligatorierà nella richiesta del casellario giudiziario per gli stranieri.
Ecco i loro commenti in Facebook. Primo in ordine di tempo ad apparire, quello di Pantani:
"Una decisione, quella di oggi della maggioranza del Consiglio di Stato che definire scriteriata è poco.
Quella del casellario giudiziale è stata ed è una misura a tutela della nostra sicurezza, una misura amministrativa che in qualsiasi altro Paese del mondo sarebbe stata compresa e condivisa: da noi invece no.
Ci si è fatti gabbare ancora una volta dalle litanie delle italiche prefiche, che (occorre dire che sanno fare il loro verso molto bene) alla fine hanno avuto buon fine. Et voilà, la misura tanto contestata e controversa è stata cancellata.
Per cosa poi? Per arrivare ad una firma di un accordo che pensate davvero l'Italia voglia sottoscrivere? Sono delusa, sconcertata e pure irritata.
Senza considerare poi, che lunedì prossimo qui a Berna discuteremo della proposta di adesione al sistema ECRIS (vedi cos'è esattamente nei suggeriti), proprio per andare incontro alle due iniziative cantonali del nostro GC che chiedevano l'adozione della richiesta del casellario giudiziale per quei Cantoni che lo ritenevano necessario.
E ora, secondo voi, quale potrebbe essere la risposta del Consiglio federale sul tema? "mi dispiace, ma il tema non è più di attualità".... no, io non ci sto".
E il collega Quadri, che riprende le argomentazioni del furibondo comunicato del suo partito
"Scandalosa calata di braghe della maggioranza PLR-PPD-PS in Consiglio di Stato sul casellario giudiziale!
La decisione di abolire la richiesta sistematica, inchinandosi vigliacchamente alle pretese di Roma (e Berna) è un triplice tradimento: tradimento della volontà popolare, tradimento delle decisioni del Gran Consiglio (iniziative cantonali) e tradimento anche della deputazione ticinese alle camere federali che, almeno a larga maggioranza, ha sempre sostenuto con convinzione la misura. Ottenendo anche dei risultati concreti a Berna. E l'ha sostenuta per il semplice fatto che la richiesta del casellario, oltre ad essere dettata da elementare buonsenso, è logica, efficace e necessaria alla sicurezza interna.
È il colmo: quando in tutto il mondo si aumentano le misure di sicurezza, il Ticino, grazie ai partiti storici, le smantella! Sicché secondo i signori Bertoli, Beltraminelli e Vitta, nel nostro Cantone bisogna tornare a concedere permessi B e G alla cieca!
Per credere che la vicina Penisola, a seguito della decisione odierna della maggioranza PLR-PPD-PS, ratificherà gli accordi sulla fiscalità dei frontalieri, bisogna essere caduti dal seggiolone da piccoli. Il casellario era solo un pretesto per non ratificare; adesso, semplicemente, il Belpaese ne troverà un altro. Ad esempio le elezioni ormai prossime.
Anche il Gigi di Viganello è in grado di rendersi conto che i ministri di PLR, PPD e PS hanno sacrificato un provvedimento molto utile alla nostra sicurezza in cambio di niente! E, oltretutto, hanno sputtanato il Ticino sia verso nord che verso sud. Oltreconfine, ancora una volta, se la ridono a bocca larga: "vedete che basta fare un po' la voce grossa ed i ticinesotti fessi calano le braghe?".
Gli esponenti dei partiti storici in CdS dovranno rendere conto a tutti i ticinesi della sciagurata decisione odierna. E si spera che i ticinesi se ne ricorderanno alle prossime elezioni (ovviamente ci sarà chi provvederà a rinfrescare a dovere la memoria degli elettori).
Gli esponenti di PLR e PPD spiegheranno inoltre ai propri deputati per quale motivo hanno rottamato, peraltro senza uno straccio di contropartita, una misura che anche questi partiti avevano giustamente sostenuto.
Quando si dice un governicchio... Altrove si chiederebbe l'impeachment".