POLITICA
Tu aperto, tu in parteneriato, tu in forse. La Posta svela il destino degli uffici postali ticinesi. Salvi in 61, 48 in dubbio
Nel frattempo verranno creati 17 nuovi posti di accesso, e collocati dei servizi My Post 24. Premiato il modello dell'ufficio postale nel negozio di paese, per esempio. Balerna resta in dubbio
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BELLINZONA – Il futuro della Posta in Ticino, forse, è meno tragico di quanto si pensasse. Il Gigante Giallo ha comunicato che garantirà sino al 2020 61 uffici, e che nel frattempo saranno creati altri 17 punti di accesso nuovi.

Ma non è tutto oro quel che luccica, perché comunque 48 uffici postali sono a rischio. Si sa anche chi sarà salvo e chi sarà, per usare un termine caro alla tv soprattutto italiana, in nomination, in attesa del suo destino.

A prima occhiata, senza riportare la sorte di ciascun ufficio (trovate allegato il documento ufficiale), i grandi centri, vedi Bellinzona, Lugano, Mendrisio, Grancia, Locarno e Chiasso, avranno almeno una filiale garantita (anche se a Chiasso quella di Boffalora è stata tolta, così come quella del Borgo a Mendrisio). Tirano un sospiro di sollievo Riva San Vitale, Acquarossa, Agno, Castione, Ascona, Biasca, Olivone, Tesserete, Coldrerio, Faido, Arzo, Ligornetto, Maggia, Novazzano, Stabio: la Posta rimarrà dunque in alcuni paesi periferici, vedi quelli delle Tre Valli, e in altri che, pur facendo parte di aggregazioni, riescono a mantenere il loro punto fisso.

In dubbio, invece, Balerna, uno dei centri che più ha protestato per la prospettata chiusura, così come Vacallo, Sorengo, Savosa, Pone Tresa, Giornico, Castagnola, Lumino, Manno, Maroggia, Muralto. In forse anche il servizio postale interno alla Stazione di Lugano.

Ciascuno dei 48 casi in dubbio sarà analizzato singolarmente.

Poi, vi sono le filiali in partenariato, quelle sostenuto per esempio dal PLR, che hanno mostrato già ottimi risultati, garantendo la vita anche a negozi di paese. “Per la Posta, in primo piano vi è la realizzazione delle filiali in partenariato, che hanno il vantaggio di offrire ai clienti un’offerta postale ampia e orari di apertura interessanti. Questo formato è apprezzato e inoltre rafforza, in collaborazione con un partner locale, l’infrastruttura presente all’interno del paese o del quartiere. Già oggi si contano esperienze positive con questa forma di collaborazione in 44 località ticinesi”, si legge nella nota inviata. Per esempio, ricordiamo Morbio Inferiore, inoltre nell’elenco fornito vi sono Dongio, Brusino Arsizio, Bidogno e Vaglio, Castelrotto, Chironico, Gorduno, Meride, Carona, Morcote, Osogna, Vezia.

“Nei prossimi quattro anni la Posta procederà alla trasformazione della rete postale seguendo una consolidata procedura basata sul dialogo diretto con i Comuni, che rimangono per legge gli interlocutori principali nell’ambito della valutazione di possibili alternative per l’offerta postale. Come fatto sinora, si eviterà di chiudere gli uffici postali senza presentare alternative”, prosegue la nota.

In alcune zone, verranno collocati degli sportelli My Post 24. Viene sottolineato come la nuova mappa e gli sviluppi sono nati dall’intenso dialogo con cittadini e autorità.

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