Politica
06.09.2017 - 12:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il post di Mattei all'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. "Richiamiamo i deputati al rispetto". Ma rischia poco o nulla
La vicepresidente del Legislativo Pelin Kandemir Bordoli vuole portare il tema alla prossima riunione. "Noi eletti dovremmo dare un esempio, però non possiamo imporre niente". Il rappresentante di MontagnaViva dovrebbe cavarsela con una raccomandazione e un invito alla prudenza
BELLINZONA - Lui si è scusato con Daniele Caverzasio, spiegando ancora una volta di aver voluto aprire un dibattito sul tema del linguaggio leghista, utilizzando lo stesso. Germano Mattei è stato il protagonista, non voluto, del fine settimana, e il suo post contro gli omosessuali finirà all'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio.
La vicepresidente del Gran Consiglio, Pelin Kandemir Bordoli, infatti, ha detto a La Regione che ritiene che valga la pena parlare del caso alla prossima riunione, "per richiamare tutti i deputati al rispetto delle persone".
"Noi eletti elle istituzioni dovremmo dare un esempio", ha aggiunto, conscia comunque "che non è il primo caso e non sarà l'ultimo, e non possiamo imporre niente".
Cosa rischia Mattei? Con ogni probabilità, gli verranno rivolte una raccomandazione e un invito alla prudenza. In attesa del prossimo caso (visione pessimistica? Forse realistica...).
"Non penso sia necessario enfatizzare il tema sui media", aggiunge Kandemir Bordoli. I social, invece, si prestano proprio alla spettacolarizzazione delle opinioni, soprattutto se esse sono controcorrente e ancor di più se arrivano da personaggi pubblici: il monito a Mattei, indirettamente a tutti gli eletti, va in quella direzione.