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07.11.2017 - 15:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"La gente chiede di raccogliere firme per destituire il Governo. Ieri mi sono parsi non collegiali bensì collusi"

"Lasciare Beltraminelli e Bernasconi al loro posto in attesa della Commissione è come lasciare il timone a Schettino aspettando la sentenza", commenta Michel Venturelli, organizzatore di Ti aspetto fuori. "Successo oltre quanto credevo. La gente non era li per fare i complimenti..."

BELLINZONA – “Ero convinto che ci sarebbero state una ventina di persone al massimo, e invece avevo stampato 50 fogli con l’occhio e una ventina di persone sono rimaste senza… un successo inaspettato!” Michel Venturelli, fra gli organizzatori di “Ti aspetto fuori”, la manifestazione pacifica andata in scena ieri a Bellinzona, è soddisfatto e felice, nonostante alla fine il confronto, anche silenzioso, con i politici non c’è stato.

Che impressione porta a casa dalla giornata di ieri?
“Lasciare al loro, e lo dico tra virgolette, posto Beltraminelli e Bernasconi in attesa dei risultati della Commissione d’inchiesta è come lasciare Schettino al timone aspettando la sentenza. Questo è ciò che è emerso dal dibattito. Di positivo c’è che quasi tutto il Gran Consiglio si è rivoltato contro un Governo che più che collegiale mi è parso colluso”.

Cosa conta di fare lei adesso?
“Penso di ritirarmi in buona forma, anche se ho ricevuto una qualche decina di email di persone che mi chiedono di raccogliere le firme per destituire il Governo”.

Ma non ha intenzione di farlo?
“Non ho detto questo (ride, ndr). La richiesta va fatta nel secondo o terzo anno della legislatura, e servono 15mila firme in 60 giorni. Il problema è che ricordo cosa successe quando cercai di raccoglierle per far cadere il Municipio di Bellinzona, guidato da Martignoni, con Savoia: per ogni persona che firmava dovevo sentirmi dire diciannove volte che avrebbero formato ma che il figlio, la moglie, il parente lavoravano per il Municipio e dunque non potevano espormi. Temo un sacco di lavoro per lo stesso risultato, ma sto comunque valutando”.

Dunque le risposte del Governo non l’hanno convinta affatto, giusto?
“Mi sono parsi, ripeto, collusi. Tamara Merlo ha letto le parole dell’email inviato da Bernasconi al responsabile della Securitas, visto che Beltraminelli diceva che era stata una scelta del datore di lavoro. Lei ha mostrato che non era vero ma abbiamo assistito a beltrapiroette e beltragiravolte. Tutto è andato bene fino a un certo punto perché ci sono stati politici come Bang, Caverzasio, Farinelli: fra di loro qualcuno ha detto di essere in imbarazzo per il Governo, di vergognarsi”.

Invece del comportamento dei deputati è soddisfatto?
“A parte il PPD che ha piazzato un incompetente e non può dirlo, gli altri hanno messo in scena una mezza rivolta contro il Consiglio di Stato. Un episodio o si sono rotti i rapporti? Dipende da loro, certo che se l’unica voce che resterà critica sarà quella di Pronzini le cose andranno avanti così, e io mi auguro che non sia solo lui a vedere cosa sta succedendo”.

La manifestazione è andata molto meglio di quanto si aspettasse: cosa diceva la gente che ha partecipato?
“Non ho avuto tempo di parlare con loro, ho avuto molti giornalisti che mi cercavano e poi ho gestito lo spostamento all’interno del Palazzo alle Orsoline. Se erano lì, non era certo per fare i complimenti al Consiglio di Stato”.

A quel punto, avete applaudito Pronzini e siete stati ripresi da Gianora…
“Da Gianora siamo stati ripresi perché abbiamo gettato qualche occhio sulla testa dei Consiglieri di Stato (il mio è arrivato sulla testa di Gobbi), (ride, ndri), cosa che abbiamo fatto perchè a vederci erano solo ii gran consiglieri, con cui,alla luce di quanto successo ieri in Parlamento, siamo d’accordo (anche se non con tutti). Lo so che non si fa ed è da maleducati, d’altronde quello che stanno facendo loro non è da persone educate, e se Gianora vuole farmi portar via dalla Polizia, dato che sono arrivati quattro poliziotti, va bene: se questa è la sua idea di democrazia…”

Dopo la seduta, avete visto i politici vis à vis?
“Ce ne siamo andati prima, visto che sono rimasti fino alle 20 per decidere che capitan Schettino poteva restare al suo posto”.

Della Commissione d’inchiesta parlamentare cosa pensa?
“Penso che serva solo a trascinare la storia fino a giugno, aspettando le elezioni”.

Dato che il vostro sostegno andava a lui, se ci fosse stato Pronzini al suo interno sarebbe cambiato qualcosa?
“Lui è colorato, ma per me potrebbe essere anche dell’UDC; lui è uno dei pochi che reclama sin dall'inizio”.


Paola Bernasconi
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