Politica
21.12.2017 - 16:550
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il ricatto UE secondo Romano, "vogliono mostrare alla Gran Bretagna che uscire non conviene. Cassis, usa la via bilaterale!"
Il Consigliere Nazionale dice la sua in merito alla vicenda che sta opponendo il nostro paese all'Unione Europea, che non vuole riconoscere l'equivalenza delle borse. "Atteggiamento vigliacco, segno di debolezza e di insicurezza. Il costrutto europeo vacilla, i Padri fondatori si vergognano"
BERNA - La Svizzera è arrabbiata con l'UE, che nonostante il miliardo di coesione concesso dal nostro paese non ha intenzione di concedere a sua volta l'equivalenza fra le borse elvetiche e le sue a tempo indeterminato bensì per un solo anno, e oltretutto subordina la questione alla firma dell'accordo istituzionale quadro.
Nemmeno a dirlo, la Lega è furibonda, a livello nazionale si è fatto sentire Ignazio Cassis e la Presidente della Confederazione Doris Leuthard ha diramato una nota (vedi suggeriti) dove si dice molto insoddisfatta di quanto sta facendo l'Unione Europea, che ritiene scorretta e volta in un certo senso a indebolire la piazza finanziaria svizzera. Il miliardo di coesione, sostengono tutti, a questo punto può essere rimesso in dubbio.
Anche il Consigliere Nazionale Marco Romano ha dato la sua interpetazione, inserendo quanto sta accadendo alla Svizzera in un quadro più ampio: "L’Unione Europea è molto scorretta verso la Svizzera per mostrare chiaramente ai Paesi membri che uscire non migliora la situazione e che la Gran Bretagna non otterrà soluzioni facili".
Ma non lesina critiche. "Atteggiamento vigliacco, segno di debolezza e di insicurezza (il costrutto europeo vacilla, i Padri fondatori si vergognano). Calma e gesso, non serve iperventilare".
I suoi consigli per la Svizzera e per Cassis sono chiari. "Dire chiaramente a Bruxelles che la situazione è inaccettabile, che si tratta solo guardandosi negli occhi con rispetto, senza prevaricazioni. Fino a quel momento nessuna concessione e trattativa. Teniamoci stretta la via bilaterale, correggendo le distorsioni (mercato lavoro), perché oggi non si otterrebbe nulla di migliore. A Bruxelles non si ottiene nulla, Cassis metta il focus sui contatti bilaterali con Roma, Berlino e Parigi!"