Politica
10.06.2018 - 16:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
"Abbiamo mostrato che quello che dicevamo era vero. Il Municipio? Mi auguro ne esca elegantemente, se si va in Consiglio Comunale siamo pronti a lanciare un referendum"
Orlando Guidetti, anima di coloro che si sono battuti, vincendo, contro la riapertura del centro asilanti, esulta: "visto che abbiamo dovuto usare fondi privati e non pubblici come l'Esecutivo, il 55% è un grandissimo risultato. Gli UDC favorevoli? Fossi in loro, mi dimetterei"
LOSONE - “Sono io, il colpevole!”. Ride, quando risponde al telefono, Orlando Guidetti. E non potrebbe essere altrimenti: Losone ha detto no alla riapertura, seppur provvisoria, del centro asilanti presso l’ex caserma, risultato per cui si è battuto tanto. Lo raggiungiamo nel bel mezzo dei festeggiamenti. “Sono contentissimo!”
Come commenta la percentuale? Il 55% è alta ma non altissima…“Vedendo com’erano le cose, eravamo pochi e abbiamo dovuto usare i nostri fondi e non quelli pubblici come il Municipio, penso che il 55% sia un grande risultato”.
Quali sono stati i fattori che hanno fatto pendere la bilancia dalla vostra parte?“Sicuramente quello che ha pesato di più è stato quello relativo alla sicurezza. Poi abbiamo avuto il vantaggio che abbiamo lavorato a carte scoperte, abbiamo sempre dimostrato con trasparenza la veridicità di ogni cosa che dicevamo con documenti alla mano, non abbiamo inventato nulla, anche se il sindaco diceva che non c’erano prove. Esse ci sono, invece, si sono viste e il sito rimarrà aperto per dimostrarlo. La popolazione ha capito che poteva aver fiducia in noi, che il discorso sicurezza, come quelli relativi alle malattie, all’inquinamento, ai problemi avuti, erano reali. Lo abbiamo mostrato con i 60 e più interventi di polizia”.
Cosa può fare ora il Municipio?“Le possibilità sono due: la prima è che il Municipio porti in Consiglio Comunale luglio la decisione di riaprire la caserma tramite un messaggio municipale, per vedere se i consiglieri comunali vogliono accettare la presenza dei richiedenti l’asilo. Ciò comporterebbe un referendum da parte nostra, da lanciare assieme al Guastafeste: abbiamo dichiarato apertamente che oltre che a vigilare siamo eventualmente pronti per reagire. La seconda, e più elegante possibilità, sarebbe che il Municipio, visto lo schiacciante 55%, scriva alla SEM dicendo che il popolo ha votato e che dunque la loro offerta non interessa più”.
Secondo lei, cosa sceglieranno?“Il sindaco in alcune interviste dice una cosa, in altre una diversa. Spero non presentino il messaggio per uscire in modo elegante. Tanto se si andasse alle urne con un referendum, i tempi si allungherebbero talmente tanto che non si potrebbe più riaprire il centro, non è altro che un cane che si morde la coda”.
La campagna è stata animata da alcuni membri UDC che si sono schierati col centro…“Cosa penso di loro l’ho già ampiamente detto nella risposta a Soldati, secondo me non hanno capito che hanno creato un danno grossissimo a loro stessi oltre che alla popolazione. Non possono tradire il popolo che li ha votati, quanto hanno fatto non è accettabile né politicamente ne umanamente, al loro posto darei le dimissioni dalle cariche”.
Paola Bernasconi