LOCARNO – Se il Municipio di Locarno si era detto contrario allo sciopero dei dipendenti della navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore, il PS per contro chiede un intervento a loro favore da parte del Governo, “in virtù del finanziamento pubblico alla SNL e poiché s’è fatto parte attiva nel processo che ha portato alla creazione del nuovo Consorzio”.
“Dopo quattro incontri, l’unica proposta della SNL ai dipendenti è stata una riduzione del salario del 15%. Una proposta che non può essere accettata e che significa dei salari mensili inferiori di 700/800 franchi”, scrive in una nota il Partito Socialista, schierando decisamente a favore dei lavoratori.
“Il nocciolo della questione sono i salari, che comprendono anche una vera tredicesima che non sia esclusivamente legata a criteri variabili. Oltre ai posti di lavoro, la riduzione dei salari è un timore espresso fin dall’inizio dello sciopero e durante le trattative che hanno portato alla nascita del Consorzio. Una preoccupazione reale cui il business plan allestito per la sua costituzione fornisce delle risposte – benché parziali – e che la SNL sta chiaramente mettendo da parte. Secondo il business plan un aumento generalizzato dei salari del 5% è percorribile tanto più che i dipendenti della navigazione sul Lago Maggiore non sono più 34, ma 17”, fa notare. Ovvero, meno lavoratori ma anche meno salari!
Il Partito Socialista “ritiene che il dialogo tra le parti, cui la SNL ha fatto riferimento in seguito alla giornata di sciopero, non possa ridursi all’imposizione della riduzione de salari. Il piano allestito per la costituzione del Consorzio va rispettato e costituisce un punto di partenza delle trattative che non va messo in secondo piano, tanto più che la SNL beneficia di un importante sostegno pubblico per le corse di linea sul bacino svizzero del Lago Maggiore”, prosegue.
E, appunto, chiama in corso il Governo, affinchè “faccia sentire la propria voce affinché le trattative non si limitino alle condizioni imposte ai dipendenti dalla SNL proprio perché è stato parte attiva nel processo cha ha portato alla nascita del Consorzio e in virtù del finanziamento pubblico concesso per il servizio di linea sul Verbano”.