BELLINZONA – Forse siamo a una svolta al caso rimborsi. Il Governo ha preparato una nuova risoluzione, ora in mano all’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio, dove propone un forfait annuo di 15mila franchi.
Esso comprenderebbe le spese “per i viaggi di servizio con il veicolo privato, per i pasti in missione di servizio fuori sede, per consumazioni durante le trasferte e i soggiorni nonché per l’acquisto di giornali o riviste fuori sede, per la partecipazione ad eventi o manifestazioni nel Cantone e fuori Cantone come pure le altre spese direttamente o indirettamente connesse con la carica e con la partecipazione a specifiche manifestazioni”.
La somma di 15mila franchi è quella di fatto proposta dall’UP, che era stata appoggiata dai cinque membri di PS, PPD e Verdi. C’era stata una controproposta dell’Esecutivo (che inizialmente voleva 18mila franchi) a 16'500 franchi, votata dai tre membri liberali, leghisti e de La Destra.
Ora, parrebbe che i cinque sono d’accordo. Tra le spese, non compaiono quelle tanto discusse per le telefonate. “Visto che il forfait di 15.000 franchi non include la voce delle spese telefoniche che era trattata separatamente, significa che questi costi sono privi di copertura. I 15.000 franchi continuano a coprire altre spese mentre quelle del telefonino sono a nostro carico”, ha detto Claudio Zali al Corriere del Ticino.
Un’eccezione, però, perché a parte verrebbero risarciti “pernottamento e soggiorno in relazione a riunioni o eventi ordinati da terzi, le spese di vitto e alloggio ordinate dal collegio governativo connesse con le sedute di lavoro del medesimo, anche se le stesse si svolgono presso la sede di servizio e le spese di trasporto con altri mezzi in alternativa all’uso della vettura dello Stato”.