BELLINZONA – Le polemiche domenicali sono, ancora una volta, social. È noto come il rapporto di maggioranza della Commissione della Gestione sul caso rimborsi chiederà di restituire ai Ministri quando ricevuto da luglio 2018 in poi, dato che il primo documento certo, ha spiegato Bacchetta Cattori, è di giugno. Totale? Circa 3'000 franchi.
Il Mattino si è scagliato contro il rapporto, Dadò e Bang, che come si sa non lo hanno firmato, replicano accusando, in pratica, i leghisti di “predicare bene e razzolare male”.
“Come c’era da aspettarsi, la telenovela sui rimborsi spese degli esponenti (passati e presenti) del governicchio si è trasformata in una farsa!”, scrive il settimanale leghista. “Altro che il classico “topolino”: la montagna ha partorito un protozoo! Mesi e mesi di polemiche, di blabla mediatico, di sedute commissionali e plenarie per arrivare ad una restituzione globale… di 3000 Fr? Ma nemmeno nella Repubblica delle banane! Adesso ci piacerebbe sapere quanto è costata al solito sfigato contribuente questa farsa dei rimborsi spese del governicchio in gettoni di presenza dei deputati, spese amministrative e giudiziarie, sedute straordinarie, perizie assortite, e via elencando! Per l’ennesima volta è dimostrato che tutto il polverone serviva – e servirà ancora – soltanto ad alcuni politicanti per incassare gettoni di presenza e per mettere fuori la faccia sui troppi media di questo sfigatissimo Cantone! Campagna elettorale con i soldi del contribuente!”.
E dice come a suo avviso Bacchetta Cattori non è stato inserito nella lista del PPD a causa di questo rapporto, “nonostante l’insistenza al limite dello stalking: perché, con una simile performance di uno dei suoi aspiranti ministri, la perdita della Beltracadrega sarebbe stata assicurata!”.
Ma appunto Dadò e Bang si ribellano.
"Ma chi si pensa di prendere in giro? Il rapporto di maggioranza è stato partorito dalla sottocommissione finanze ma oggi sul Mattino viene pesantemente criticato, come se la Lega non c’entrasse nulla”, ha postato il presidente pipidino.
"Peccato che il rapporto che il Mattino ritiene della vergogna porta la firma in bella evidenza di ben tre leghisti: il capogruppo della Lega Daniele Caverzasio e i deputati Michele Guerra e Fabio Badasci, che lo hanno sostenuto in Gestione a spada tratta a nome del loro gruppo parlamentare e del loro movimento. Per contro il deputato PS Henrik Bang, che non viene neppure citato, ha avuto l’accortezza di distanziarsi e di proporre un rapporto di minoranza che chiede la restituzione di quanto incassato senza base legale, compreso quanto ricevuto dall’ex cancelliere come aumento di stipendio, pure criticato dal Mattino", spiega.
E attacca: "Siamo di fronte ad una farsa, al solito giochetto che va avanti da anni. Sul Mattino si sputa sentenze contro tutti e tutto affidandosi se del caso ai vari Cane Peo e Gigi di Viganello, in modo che qualcuno ci creda anche, e poi nelle stanze dei bottoni si fa l’esatto contrario. Le posizioni sono chiare: socialisti e parte del PPD sono per la restituzione di quanto è stato percepito senza base legale".
Arrabbiato anche Henrik Bang, che col PS porta avanti un’altra corrente di pensiero. "Caro Mattino, una semplice domanda: perché i commissari leghisti hanno firmato il rapporto del collega Fabio Bacchetta Cattori che è una versione all’acqua di rose per non dire insabbiamento? E questo per l’assenza di basi legali per i versamenti dei rimborsi", scrive a sua volta.
"Il nostro rapporto di minoranza (targato odiato PS) che tu non citi neppure, chiede un rimborso delle spese telefoniche di 5 anni e tanto altro ma siamo rimasti un po’ soli, peccato un sostegno della Lega della gente, contro la “casta”, per la giustizia ci avrebbe fatto molto piacere".