A destra, i danni in via Monte Boglia. A sinistra, una foto di Zoppi
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16.09.2019 - 11:110

Cosa resta della manifestazione. Ghiggia: "Se volete un posto dove fumare spinelli, portate argomenti concreti e in forma rispettosa"

Durissimo attacco del leghista: "Voi domani vi alzate a mezzogiorno, le persone per bene dovranno lavorare per pagare ciò che avete distrutto". Zoppi: "Felice di aver visto tanta gente in piazza"

LUGANO – Cosa resta della manifestazione degli autogestiti? La rabbia di chi si è sentito preso di mira senza essere “protetto”, come in via Monte Boglia, per esempio. E c’è chi è felice di aver visto la gente scendere in strada.

Ecco i due estremi, nel mezzo tante sfumature di grigio. Fra chi esulta, c’è il socialista Carlo Zoppi: “Tantissime persone oggi nelle strade di Lugano, famiglie, bambini e anziani, a manifestare pacificamente per il rispetto delle diversità e dei luoghi liberi in città”, che posta foto del corteo decisamente pacifiche.

È furibondo, per contro, Battista Ghiggia, candidati agli Stati della Lega. “La messa in scena dei Molinari, dal titolo "Riprendiamoci le città”, ha davvero dell’incredibile e ha toccato il fondo. Non possiamo stare zitti di fronte a tanta violenza gratuita senza prendere i giusti provvedimenti”, tuona sui social”.

“I cittadini per bene, che lavorano, che fanno sacrifici per mandare i propri figli a scuola, che pagano le tasse e che dedicano il loro tempo per un Ticino migliore, non possono più accettare buffonate di questo degrado sociale, fondate soltanto sulla violenza e prive di ogni forma di contenuto e rispetto”, prosegue, rivolgendosi poi ai Molinari: “Se voi Molinari volete un posto dove ritrovarvi a bere birra a fiumi e fumare spinelli, allora portate argomenti concreti e in forma presentabile, rispettosa e di buon senso. Non viviamo in fantasilandia dove tutto è dovuto, gratuito e possibile, e Lugano non può più essere prigioniera di persone come voi che fanno della violenza l’unica forma di espressione sociale. E basta anche con la storia dei più deboli. I più deboli non siete voi. I più deboli meritano rispetto e vanno aiutati e protetti, non riempitevi la bocca con parole che non vi appartengono”.

“Il luogo in cui vi trovate non è di vostra proprietà, mettetevelo in testa una volta per tutte. In questo modo esprimete soltanto rabbia repressa che non porterà proprio a nulla”, attacca.
“I costi generati dalla buffonata che ieri avete messo in scena ora chi li paga? Voi domani mattina vi alzate a mezzogiorno ascoltando Jim Morrison, mentre le persone per bene dovranno alzarsi presto per andare al lavoro e pagare con il proprio sudore ciò che con violenza e ignoranza avete distrutto”, termina la sua durissima nota.

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