BERNA – “Il Ticino viene penalizzato appositamente?”. È una domanda pesante, quella che pone Lorenzo Quadri al Consiglio Federale.
Riguarda i trasporti: dalla cancellazione dei bus Ticino-Malpensa “nonostante il collegamento ferroviario sia inaffidabile, inefficiente e scomodo. Oltre ad averlo pagato, i viaggiatori vengono ora costretti a servirsene, col risultato che chi potrà semplicemente si recherà alla Malpensa in auto”, poi i Giruno. “Il collegamento ferroviario sull’asse del Gottardo è insoddisfacente sia per quel che riguarda la puntualità dei convogli – i ritardi e le coincidenze saltate non si contano più - sia per quanto attiene alla disponibilità di posti. Capita che i viaggiatori da e per il Ticino vengano fatti scendere da treni troppo che sono troppo carichi per entrare nella galleria di base AlpTransit, con conseguenti ritardi e necessità di ulteriori cambi. Il turista che si trova confrontato con simili disguidi non torna più in Ticino. Con il nuovo orario, tramite i treni Giruno, i posti disponibili diminuiranno ulteriormente. Il CF, come da risposta di lunedì, approva questa scelta”, scrive il leghista.
Che tra l’altro ha ricevuto una risposta proprio dal Governo sul tema del Giruno, dove si dice ch ei posti a sedere sono meno ma i sedili sono più comodi, anche in seconda classe. “Oltretutto, mi pare che sulla presunta "maggiore comodità dei sedili" si possa disquisire a lungo. Specie se si resta in piedi!”, ironizza. Le FFS, come già ribadito nell’incontro con la deputazione ticinese alle Camere, hanno spiegato che la carenza di posti interesserà solo gli orari di punta e che eventualmente più avanti si potrebbe pensare a treni a due piani.
“Le decisioni ed i mancati interventi di cui sopra penalizzano il Ticino, la sua piazza turistica, economica e finanziaria, per le quali la raggiungibilità è un fattore determinante. In particolare dal punto di vista del trasporto aereo il Ticino non risulta più connesso in modo efficiente né con Kloten (non ci sono più i voli da Lugano ed il viaggio in treno comporta la perdita di parecchie ore anche in considerazione dell’inaffidabilità di cui sopra) né con la Malpensa (prossima abolizione dei bus). Ciò implica per molti viaggiatori (sia per lavoro che per vacanze) la necessità di partire la sera prima”, insiste Quadri per l’ora delle domande, dove chiede:
“- È consapevole il CF che le decisioni del DATEC e dei suoi uffici, rispettivamente i loro mancati interventi, stanno penalizzando il Ticino turistico, economico e finanziario?
- Cosa intende fare il CF per cambiare questa situazione?”