di Mirko D'Urso*
Le elezioni comunali sono alle porte, ognuno fa campagna elettorale come meglio crede, ma a tutto c’è un limite. Fare propaganda politica sfruttando una tematica tanto delicata non è solo vergognoso, ma vomitevole.
Speravo che il nostro “codino biondo” non volesse emulare il suo capitano italiano, ma mi sbagliavo.
L’odio profondo che Quadri ha nei confronti dei frontalieri è qualcosa di patologico e sarebbe interessante scoprire a livello psicologico cosa sia successo nell’infanzia e nell’adolescenza di Lorenzo che lo ha portato a nutrire un sentimento di tale rancore nei confronti degli italiani e in generale degli stranieri.
Chiudere le frontiere non solo non è fattibile, ma sarebbe totalmente inutile. A meno di bloccare anche tutto il traffico aereo in direzione della Svizzera. Ma siamo sicuri che vogliamo affossare tutta l’economia Svizzera con gravissime ripercussioni a livello di vita quotidiana per tutta la popolazione Svizzera solo per evitare l’ipotetico contagio di una qualche decina di persone?
Ma Quadri lo sa cosa vorrebbe dire per il Ticino vietate anche solo per un mese l’entrata di tutti i frontalieri in Ticino??? O magari lui e i suoi compagni di merenda si mettono a disposizione per sostituirli nei loro turni di lavoro?
Sa cosa vorrebbe dire vietare agli svizzeri e ai residenti che vanno in Italia per motivi professionali?
La politica degli slogan purtroppo funziona sempre e colpisce soprattutto gli ignoranti. E porta voti. Sicuramente! Ma ripeto è vomitevole fare propaganda politica sfruttando le paure dei propri cittadini.
E mi auguro che i vertici degli altri partiti cantonali prendano posizione contro questo modo di fare campagna elettorale.
*membro del Comitato Cantonale del PS