BELLINZONA - Si faccia chiarezza e non ci siano intoccabili. È quello che chiede la Lega in un comunicato inviato nelle redazioni dopo il via libera del Gran Consiglio all'audit esterno sul caso degli abusi dell'ex funzionario del DSS.
Oggi con 71 voti è stato approvato un decreto legislativo che dia facoltà alla Commissione gestione e finanze di assegnare un audit esterno per effettuare accertamenti sulla gestione del caso, in evasione alla richiesta bis di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) inoltrata dai deputati leghisti Sabrina Aldi e Boris Bignasca unitamente a Tamara Merlo e Fiorenzo Dadò.
Il caso è ormai noto da anni, così come le polemiche tra partiti che hanno portato alla bocciatura della CPI. Un servizio di Falò aveva dato la parola alle vittime e si è arrivati praticamente all'unanimità alla decisione odierna.
"Se dal profilo penale l’iter si è concluso, rimangono purtroppo aperti numerosi interrogativi e dubbi che esulano da quell’ambito. Prova ne sono i diversi elementi emersi durante la trasmissione “Falò”, i quali minano la credibilità delle nostre istituzioni", si legge nella nota della Lega, che "è del parere che, di fronte alle parole delle vittime, non si possa restare immobili ma, come rappresentanti delle istituzioni, è un atto dovuto fornire delle risposte chiare. Bisogna prendere una decisione che deve mandare un messaggio forte e chiaro. Vogliamo che venga fatta chiarezza. Vogliamo che vengano vagliate eventuali responsabilità, anche nell’ottica della prevenzione. Capire cosa non ha funzionato e perché e l’unica via per migliorare il sistema e per fare in modo che certe situazioni non ci siano più. Non esistono intoccabili".
La commissione della gestione ed in particolare la sua sottocommissione vengono lodate oer aver "affrontato il tema in maniera approfondita e seria arrivando ad una proposta di audit esterno. Il fine, indipendentemente dai mezzi, deve essere condiviso", ma ora serve "la ferma volontà da parte di tutti di sciogliere tutte le questioni ancora irrisolte. Sarà in questo senso importante che l’audit venga affidato a persone che hanno le dovute competenze in materia". Si tratterà sicuramente di qualcuno che non abbia legami con la politica e col territorio ticinese.