BERNA – La Deputazione ticinese è compatta: il Consiglio Federale deve lavorare per un accordo di solidarietà tra Svizzera e Italia nel settore del gas, dopo aver saputo che il Ticino dipende completamente dalla vicina Penisola.
Dei negoziati erano già stati intrapresi ma non si poteva ratificare nulla perché quello italiano era un Governo provvisorio. Ora si sono tenute come noto le elezioni e il tempo stringe.
Marco Romano, autore della domanda di qualche giorno fa a cui era stato risposto che sia Berna che Roma sono a conoscenza della situazione ticinese, ha depositato una mozione scritta assieme a AIL e sottoscritta da tutta la deputazione ticinese (erano assenti Lorenzo Quadri e Piero Marchesi).
“Il Consiglio federale è incaricato di negoziare e stipulare un accordo bilaterale di solidarietà nel settore del gas con l'Italia, soprattutto in un'ottica di gestione di situazioni di difficoltà di approvvigionamento e di crisi”, si legge nel testo.
“La fornitura di gas naturale verso il Ticino dipende esclusivamente dall'Italia. L'Italia è cosciente della situazione particolare del Canton Ticino e la Confederazione ha il compito essenziale di garantire l'approvvigionamento di gas per il Ticino anche in situazioni di difficoltà di approvvigionamento e di crisi. Tra la Svizzera e l'Italia sono già stati avviati colloqui tecnici volti a negoziare e stipulare un accordo di solidarietà nel settore. Non appena sarà istituzionalmente possibile, il Consiglio federale è incaricato di dedicarsi alla questione per stipulare un tale accordo di solidarietà e mutuo sostegno”, spiega Romano.
“L'impegno della Confederazione tiene conto che in Ticino le Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA, in qualità di azienda regionale, importa 1,3 TWh di gas naturale, che impiega per la distribuzione diretta a oltre 10'000 clienti finali e per l'approvvigionamento delle aziende rivenditrici Aziende industriali di Mendrisio (AIM), AGE Chiasso, Metanord e Azienda comunale di Stabio. Il gas importato è destinata per il 52 % alle economie domestiche (in prevalenza per il riscaldamento) e per il 13 % a grandi consumatori del comprensorio di distribuzione delle AIL SA; il restante 35 % è venduto alle aziende rivenditrici”.
Non è finita: “Parimenti è opportuno che l'accordo preveda il mutuo sostegno in caso di situazioni di penuria o difficoltà generale, anche ad esempio per quanto attiene il transito di riserve di gas stoccate nel Paese limitrofo”.