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Sanità
10.09.2018 - 21:160

L'EOC al contrattacco, "salvaguardano interessi che nulla hanno a che vedere con la sanità"

Sanvido e Pellanda contro gli iniziativisti, "mirano de facto a privatizzare il Cardiocentro. Non vogliamo sia al servizio di interessi privati"

 

LUGANO – Al contrattacco contro l’iniziativa a favore dell’autonomia del Cardiocentro. Dopo la presentazione e la partenza della raccolta firme, con una nota interna ai dipendenti dell’EOC, il presidente del CdA Paolo Sanvido e il direttore Giorgio Pellanda sparano a zero.

La Regione ha riportato degli stralci del durissimo documento interno. "Noi siamo un’istituzione pubblica e su questo tema abbiamo sempre tenuto la medesima, chiara, posizione, sostenuta e confermata recentemente anche dal Governo ticinese. Essa chiede semplicemente il rispetto legale delle volontà del fondatore e l’osservanza dei patti sottoscritti. Ora qualcuno pensa di rovesciare questi principi per servire interessi privati. Abbiamo lavorato molto per evitare questa spiacevole situazione, ma ci siamo scontrati contro la pervicacia e l’ostinazione del Consiglio di fondazione Cct", scrivono, ricordando i patti iniziali al momento della fondazione dell’ospedale del cuore.

“Non vogliamo un Cardiocentro al servizio di interessi privati. L’EOC ha sempre favorito lo sviluppo del Cct Da anni le due strutture collaborano efficacemente a livello clinico, nella condivisione di servizi e installazioni mediche", proseguono, accusando i promotori dell’iniziativa: . “essa mira de facto a privatizzare definitivamente il Cardiocentro, impedendo all’Ente ospedaliero cantonale di portare avanti la visione lungimirante del Dr. Eduard Zwick, onorando il mutuo impegno sottoscritto nel 1995”.

Parlando dei negoziati, ritengono la loro una “un’offerta ponderata, che garantirà cure di alta qualità a tutti anche in futuro. Ma la controparte, preoccupata di salvaguardare interessi che con la sanità non hanno nulla a che vedere, ha respinto la nostra proposta"

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