BELLINZONA - Ormai non ha più senso testarsi per capire, in caso di sintomi, se si ha contratto il Covid o l'influenza. Dopo un picco di Coronavirus a Natale, adesso è il secondo virus a dominare, con decorsi più lunghi rispetto a quelli normali. È la sintesi di quanto ha detto il presidente dell'Ordine dei Medici Franco Denti a liberatv.
“Il virus influenzale al momento provoca effetti più seri rispetto alle normali influenze stagionali. Lo confermano le prolungate assenze dal lavoro di chi si ammala, fino a cinque o dieci giorni, e il consumo di importanti quantità di medicamenti”, ha spiegato. Il rischio è quello, con le difese immunitarie abbassate, di contrarre anche il Covid. Che comunque è stato presente nel periodo delle vacanze natalizie, ma ora sta cedendo il testimone. “A livello di sintomatologia è difficile fare una distinzione. I sintomi sono molto simili: mal di gola, tosse, dolori muscolari e articolari, raffreddore, in certi casi diarrea… In ogni caso, si tratta di malanni gestibili con paracetamolo e antinfiammatori. Diverso il caso delle persone a rischio, con malattie pregresse o sopra i 75 anni, dove la soglia di attenzione dev’essere più elevata”.
A suo avviso, testarsi per sapere da che cosa si è stati contagiati non è importante, in entrambi i casi bisogna stare a casa e evitare di contagiare altre persone. Il Coronavirus secondo denti è ormai endemico e quindi con esso bisognerà convivere.