BELLINZONA – La Lega riprende nettamente quota e per il PLR si allontana il sogno raddoppio. PS e PPD sembrano sicuri, tanto che la possibilità che si vada verso un Governo fotocopia di quello della legislatura che sta finendo sono molto alte.
Sono stati da poco pubblicati i risultati del secondo sondaggio realizzato dalla società Ad Hoc Informatica di Pietro Pisani per conto del Corriere del Ticino, di TeleTicino e del sito Il Federalista, con una forchetta di voti, dal più ottimistico al più pessimistico.
La Lega, alleata con l’UDC, pareva in perdita nella prima proiezione, ora invece vola: si stima che dovrebbe raggiungere tra il 32,7% e il 34,6% dei voti, guadagnando parecchio rispetto al primo sondaggio ed anche nei confronti del risultato di quattro anni fa. I due seggi sarebbero dunque riconfermati senza problemi, con Claudio Zali davanti a Norman Gobbi, terzo si piazzerebbe il democentrista Piero Marchesi.
E il PLR? La sua è una forchetta tra il 24,1% e il 26,7%, in decrescita rispetto al primo sondaggio, così pure come rispetto al 2015. La competizione interna praticamente non esiste. Christian Vitta sarebbe rieletto, dietro di lui si piazzerebbe Alex Farinelli.
Il PPD dovrebbe perdere circa due punti percentuali nei confronti del voto di quattro anni fa, dato che la sua forchetta attuale è compresa fra il 15,1% e il 16,3%. Quanto basta comunque a confermare il seggio, che sarebbe occupato ancora da Paolo Beltraminelli. Dopo di lui Raffaele De Rosa, non lontanissimo.
Perderebbe anche il PS, con una percentuale prevista tra il 13,4% e il15,1%. Paradossalmente, al ribasso, seppur leggermente, sia nei confronti dei risultati del primo sondaggio che di quelli del 2015. Ma nemmeno l’ipotesi più pessimistica farebbe vacillare il seggio, visto come a rischio nel precedente sondaggio. Manuele Bertoli è ancora il primo dei suoi, seguito da Amalia Mirante.
Per contro, il partito che si piazzerebbe primo fra quelli che non siedono in Governo sarebbe quello dei Verdi, più o meno stabile rispetto a quattro anni fa.
Da notare che ancora il 43% dei votanti è indeciso.