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Cronaca
19.11.2018 - 15:240

Gobbi assolve gli agenti, "al Palapenz hanno agito per la sicurezza dei relatori e dei presenti"

Il Ministro smentisce abusi e violenza. "Gli attivisti con interventi bruschi interrompevano chi parlava, causando reazioni: si voleva evitare un'escalation. L'inviato del Forum Alternativo invece..."

BELLINZONA – “Mi ha colpito lo sguardo di Gobbi e di Beltraminelli, uno dei due guardava in alto, l’altro in basso”. Matteo Pronzini introduce così la sua interrogazione in merito a quanto accaduto al Palapenz di Chiasso in occasione della serata informativa sul centro asilanti in zona Pasture, quando ci furono tensioni fra Polizia e manifestanti.

“Erano presenti anche dei deputati”, ha iniziato a spiegare Gobbi, che ha difeso su tutta la linea l’operato degli agenti. Perché erano presenti, prima di tutto? “La Polizia cantonale non necessita di un’autorizzazione per essere presente sul territorio, la legge glielo impone. Per serate pubbliche con grande affluenza gli organizzatori contattano la Polizia per poter eventualmente intervenire. In questo caso è stato deciso dal Primo reparto di Gendarmeria, quella del Mendrisiotto, visto che si pensava che ci sarebbero stati 200-300 persone e anche due Consiglieri di Stato, anche se quello importa poco. C’era il dispositivo minimo con una pattuglia, mentre la Polizia comunale di Chiasso ha messo a disposizione del personale per l’interno e per gestire i parcheggi”.

Ma poi passa a raccontare quello che è accaduto. “Nel corso della serata ci sono state diverse interruzioni da parte di alcuni partecipanti, gli stessi che hanno protestato a Camorino al centro asilanti qualche tempo prima (si parla del Collettivo R-Esistiamo, ndr). Gli interventi verbali sono stati bruschi e hanno tolto la parola ai relatori. Al che ci sono state delle reazioni del pubblico, con vari scontri verbali. Per evitare un’escalation è dunque intervenuta la Polizia, per la sicurezza dei relatori e dei presenti. Gli allontanamenti sono stati eseguiti senza abusi né eccessi nell’uso della forza, a garanzia dell’ordine pubblico. A nessun rappresentante ufficiale della stampa è stato ostacolata la presenza, anche il fotografo della Ti-Press, dopo i primi controlli, ha potuto essere in aula. L’inviato (che non chiama per nome, si tratta di Ivan Miozzari del Forum Alternativo, che ha raccontato anche a noi la sua versione) ha partecipato ai disordini iniziali per cui un suo rientro in sala avrebbe scatenato delle reazioni. Non era opportuno l’intervento mio e di Beltraminelli come Consiglieri di Stato, abbiamo atteso che gli animi si calmassero”.

E per Gobbi non c’è alcun bisogno di un’inchiesta amministrativa contro gli agenti. “Non c’è nulla da rimproverare loro per cui no. Uno degli attivisti ha segnalato il caso alla magistratura, se in futuro dovesse emergere qualcosa sarà nostra premura eventualmente adottare interventi disciplinari”.

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