Politica
14.07.2017 - 10:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il Ghisla che confonde Bühler: "pressioni, perdita di memoria o uregiatada? Ma in Parlamento vedremo se il PPD confermerà quanto promesso"
Bühler ci scrive in merito all'intervento del pipidino su "Prima i nostri". "Ha firmato tutto e parla di corazzata Potemkin... Non siamo alla fiera degli autografi. Il PPD aveva garantito che sosterrà tutto quanto uscito dalla Commissione, conteremo i voti"
BELLINZONA - "Pressioni, perdita di memoria, o uregiatada?", si chiede Alain Bühler.
"Prima i nostri", sempre e comunque: l'iniziativa portata dall'UDC e approvata dal popolo, con la volontà di dare la precedenza ai residenti, ha fatto discutere sin dalla campagna elettorale, e ancora dopo il voto. Come applicarla? Alla fine, si è arrivati a una Commissione, con rappresentanti di tutti i partiti che siedono in Parlamento, che ha prodotto 10 iniziative e una legge di applicazione.
Essa, che richiede che non vengano rilasciati permessi per non residenti se il datore di lavoro non è in grado di dimostrare di non aver trovato manodopera indigena con le stesse qualifiche, è stata frmata da tutti i commissari tranne Henrik Bang, che la ritiene, come abbiamo riportato ieri, marketing politico.
Fra le firme, compare anche quella di Simone Ghisla, del PPD. Nei giorni scorsi, il Consiglio di Stato ha raccomandato al Parlamento di bocciare la legge ma di promuovere le iniziative, e su Facebook il pipidino ha parlato di "nodi che vengono al pettine": "Prima i nostri", lo aveva fatto capire in più interventi, per lui erano solo promesse che sarebbero rimaste vane.
Il suo ultimo intervento sui social ha sconcertato il vicepresidente democentrista Alain Bühler, che ci ha scritto in merito.
"Sono confuso, perché ritenevo Ghisla un politico serio e invece ora non so più cosa pensare",. esordisce. "Il Ghisla che definisce l’iniziativa alla stessa stregua della Corazzata Potemkin, è lo stesso che si è seduto al tavolo della Commissione “Prima i Nostri”? Lo stesso che ha firmato tutti gli atti volti ad applicare l’iniziativa, compresa la legge d’applicazione?"
"Un deputato serio e al servizio dei cittadini non firma atti parlamentari che poi non sostiene al momento giusto, mica siamo a una fiera a firmare autografi. Oserei pensare che abbia ricevuto delle pressioni per cambiare opinione in merito, ma mi pare assai improbabile", la butta lì. Ma "forse si tratta di una perdita di memoria momentanea o, semplicemente, siamo d’innanzi al classico “Banderuolismo pippidino”. Un’uregiatada insomma, che dimostra ancora una volta la vera faccia del PPD".
La resa dei conti, sottolinea Bühler, avverrà in Parlamento. "Si conteranno i loro voti in Gran Consiglio e vedremo se Dadò & Co., il che comprende anche Simone Ghisla, manterranno quanto dichiarato mesi fa a Piero Marchesi, ossia: “hai la garanzia che il PPD ti voterà tutto ciò che partorirà questa commissione"".