CAMORINO - "Il Socialismo ha trionfato". Non usa mezzi termini la GISO, nel comunicare la sua gioia per il sì al sostegno al referendum contro il pacchetto fiscale contenuto nella manovra fisco-sociale votato oggi: "come accaduto all’ultimo Comitato Cantonale del Partito Socialista Ticino, durante la Conferenza Cantonale, la base del PS si è pronunciata in modo chiaro contro gli sgravi fiscali alle holding e ai super ricchi voluti dal Gran Consiglio e appoggiati anche dalla maggioranza del gruppo parlamentare PS", scrivono i giovani.

Era un tema molto sentito, tanto che in settimana si era parlato di un partito subalterno guidato da Bertoli, che voleva dire no al referendum, addirittura non un partito socialista. La spaccatura era evidente, la Gioventù Socialista era nettamente schierata. "La decisione odierna rappresenta un segnale di svolta: dobbiamo tornare ad essere un partito di opposizione, un partito che scende nelle piazze con i cittadini e le cittadine, un partito che non è disposto a fare compromessi con i borghesi a danno della popolazione", continua la nota.

"La base del PS ha sconfessato questa politica caratterizzata da scellerati compromessi con la destra, appoggiata dal Consigliere di Stato e dalla maggioranza del gruppo parlamentare. Il partito si è pronunciato e dovrà ricordare la presa di posizione di questa Conferenza Cantonale durante le discussioni sulle possibili liste per le prossime elezioni cantonali: da chi vogliamo essere rappresentati nelle istituzioni?", prosegue l'attacco. Insomma, Bertoli sembra non piacere più ai giovani del suo partito. "La nostra posizione è chiara, speriamo che il partito ci seguirà anche in quella occasione. È giunto il momento di rinnovare il partito, a livello generazionale, ma soprattutto sul piano delle idee".