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20.02.2018 - 23:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Beltrancora! Il Ministro insiste sulla sua versione. Le segnalazioni della Rainbow? Inascoltate perché provenienti dai concorrenti

Paolo Beltraminelli è stato ascoltato per due ore e mezza dalla Commissione d'inchiesta parlamentare, che lo ha incalzato ottenendo le stesse risposte che ha sempre dato dallo scoppio del caso, insistendo sull'urgenza. Di sua spontanea volontà, ha consegnato ai membri un memoriale

BELLINZONA – Paolo Beltraminelli ha parlato per circa due ore e mezzo, oggi, di fronte alla Commissione Parlamentare d’inchiesta istituita dal Gran Consiglio. La sua audizione era attesa, un po’ come se ci si aspettasse che da essa uscisse la verità che da tempo, ormai un anno, si va cercando sul caso Argo.

E invece chi lo sperava è rimasto deluso. Non sono emerse sostanziali novità rispetto a quanto già noto: ovvero, il Ministro ha insistito sulla situazione di urgenza e di emergenza vissuta ai tempi, quelle che il perito incaricato dal Governo Marco Bertoli ha smentito.

Incalzato sull’incontro, alla presenza di Blotti, con i vertici della Rainbow che avrebbe messo in evidenza i limiti dell’azienda a cui si stava dando il mandato (secondo Beltraminelli, quella con l’offerta più completa e economicamente conveniente), ribadisce di aver preso le informazioni come notizie date semplicemente da una società concorrente.

Per quanto concerne i funzionari, ha detto che nessuno gli aveva mai riferito di problemi con Argo.

Insomma, Beltraminelli prosegue imperterrito nella sua versione, lungamente sostenuta durante tutto quest’anno, davanti al Gran Consiglio e nelle varie audizioni. Di sua spontanea volontà ha anche scritto un memoriale consegnato ai membri della CPI, dove riporta i fatti a suo modo di vedere.
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