BELLINZONA – Da un po’ non si sente parlare delle buste spedite e rientrate in ritardo per il voto dei ticinesi all’estero, dopo il ricorso di Gianluca Padlina che chiedeva di rifare il ballottaggio, che aveva visto eletti Marco Chiesa e Marina Carobbio. Tra la socialista e il popolare democratico Lombardi c’erano però solo 46 schede di scarto.
Quelle arrivate in ritardo di chi vive all’estero avrebbero potuto modificare il voto? Prima di tutto dipende da quanto sono. Se nei giorni successivi al ricorso si erano sentite cifre, ora pare, secondo il Caffè, che cita proprio Padlina, sarebbero addirittura 1'401 quelle arrivate fuori tempo massimo nelle bucalettere dei ticinesi all’estero.
1.330 sarebbero state recapitate dopo il 29 ottobre da una ventina di Comuni con posta A. Le restanti 71 sarebbero state spedite tra il 28 ottobre e il 4 novembre da cinque Comuni con posta B. Il materiale dovrebbe essere ricevuto per legge 10 giorni prima del voto, in quel caso entro il 7 novembre. E deve essere inviato per posta A.
Le buste tornate alle cancellerie dopo lo scrutinio sarebbero circa 200. Potenzialmente, un numero sufficiente a modificare il risultato.
Né Padlina né il Cancelliere Arnoldo Coduri hanno commentato i dati.