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02.05.2022 - 15:530

La preoccupazione dell'UDC: "Governo, mancheranno materie prime in Ticino?"

In una interpellanza di Tiziano Galeazzi si chiede se si "sta provvedendo a delle valutazioni e analisi sull'impatto che la crisi bellica e delle materie prime avranno sul PIL, sul mercato del lavoro e sull'economia in generale?"

BELLINZONA - Una eventuale mancanza di materie prime, che già scarseggiano o sono reperibili a prezzi elevati, preoccupa molti. L'UDC, con Tiziano Galeazzi, ha depositato una interpellanza (oltre ad una in cui esorta il Governo a fare qualcosa in merito all'emergenza del lupo) in cui chiede se sono previsti dei piani di emergenza, dato che è stato detto da più parti che se la guerra in Ucraina proseguisse, il rischio di carestie non è escluso.

La situazione, dai prezzi alle stelle alla mancanza di materie prime

Per esempio, in Ticino l'ediliizia lamenta una mancanza di vari materiali, da acciaio a alluminio, dal legno ai derivati dal petrolio sino all’energia (leggi qui). E pure prodotti chimici e agricoli scarseggiano: non a caso, i prezzi (è uno studio italiano ma sicuramente qualche risonanza anche in Svizzera c'è) dei beni di consumo sono schizzati alle stelle (leggi qui). Per non parlare di benzina e gasolio (leggi qui).

Le preoccupazioni dell'UDC

L'UDC è preoccupato. La guerra in Ucraina sta causando vari problemi alla Svizzera e al Ticino, dall'afflusso di profughi, tema su  cui si è interrogato anche il presidente Marchesi (leggi qui) ad altri "anche dal punto di vista economico-industriale, artigianale, finanziario, servizi, commerciale e agroalimentare con la probabile mancanza di materie prime e relativi approvvigionamenti. Il tutto con un marcato rialzo dei prezzi dovuto non solo a queste carenze e a questioni inflazionistiche ma anche alle sanzioni intraprese contro la Russia da parte dell’UE, USA e riprese in parte dalla Svizzera. Conseguenze oggi ancora poco chiare sull’impatto che avranno nel tempo".

Insomma, gli scenari sono diversi.

E non è tutto: "Alcune notizie apparse anche recentemente su diversi media internazionali e nazionali ci fanno inoltre inquietare dato che si riferiscono addirittura a probabili carestie se il conflitto dovesse protrarsi neiprossimi mesi,  che l'Ucraina è anche denominata il granaio d'Europa. Come ben sappiamo, la nostra Nazione, non è completamente autosufficiente sotto molti punti vista, come del resto altri Stati. Ripercussioni a tutto campo in ogni settore economico, sociale e ovviamente lavorativo sono da tener conto con massima serietà. A titolo d'esempio tra i vari materiali e beni di prima necessità che potrebbero venire a mancare o che hanno già subito un aumento esponenziale dei prezzi figurano: acciaio, alluminio, legno, petrolio, gas energia, prodotti chimici, agricolo alimentari e manufatturieri", incalza Galeazzi.

"Tutto questo ci preoccupa non poco dato che, come detto, la Svizzera e di conseguenza il nostro Cantone non sono del tutto autosufficienti per questo genere di prodotti. In Italia ad esempio iniziano a chiudere diverse piccole-medie aziende e altre iniziano a licenziare parte del proprio personale", prosegue. 

Le domande di Galeazzi

E chiede:

"1. Vi sono già segnali di aziende medio-piccole in difficoltà sul nostro territorio? Se si, in quali
settori specifici e chi sta monitorando la situazione?

2. Il Consiglio di Stato ha eseguito delle valutazioni sulla probabile mancanza di alcune materie
prime e di approvvigionamenti in un futuro di breve, medio e lungo periodo? Se sì, a quale
valutazione e risultati è giunto il Governo?

3. Esiste un piano di economia di crisi e o guerra per queste particolari situazioni? Se si, sono
già in corso studi, valutazioni e reazioni con tutti i partners di settore ed economici sia a livello
federale, che tra Cantoni?

4. Nel nostro Cantone esiste questo piano interno di crisi sullo stile del piano d’intervento per una crisi sanitaria come abbiamo vissuto dal 2020?

5. Il Consiglio di Stato si è coordinato con il Consiglio federale per la questione di una probabile
mancanza di approvvigionamenti e materie prime? Se sì qual è stata la risposta del Governo
federale?

6. Sul piano finanziario e in base ai dati economici cantonali si sta già provvedendo a delle
valutazioni e analisi sull’impatto che questa crisi bellica e di materie prime avranno sul PIL
Cantonale, sul mercato del lavoro e sull’economia in generale? (Dal turismo, all’esportazione
e importazione commerciale-industriale, ai servizi in genere, ai commerci piccoli e medi,
all’artigianato e al mondo agricolo)"

7. Dal lato economico lavorativo il Consiglio di Stato intende prendere provvedimenti e mettere
in atto delle misure concrete per far fronte a possibili riduzioni di posti di lavoro, chiusure anche parziali di piccole e medie realtà economiche?".

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