BELLINZONA – Associare Prima i nostri, ovvero la preferenza indigena, al salario minimo? È quel che chiede l’UDC con i due emendamenti presentati da Sergio Morisoli, e in quella direzione più o meno dovrebbe andare, forse in modo meno rigoroso, l’altro emendamento promesso dal PLR.
Dopo quello sovracitato del PLR e quello Verde, che vuole che il salario minimo entri obbligatoriamente in vigore nel 2024, eccone dunque altri due. E i gruppi parlamentari cosa faranno?
La Lega li discuterà oggi, così come PLR e PPD.
Il capogruppo popolare democratico ha detto la sua in merito all’emendamento democentrista, a La Regione. “È vero, come sostiene l’UDC, che dumping salariale ed effetto sostituzione sono dovuti anche al fatto che non c’è la preferenza indigena, questo è chiaro. Ma è altrettanto vero che il tema dell’attuazione dell’iniziativa ‘Prima i nostri!’ è già stato affrontato dal Gran Consiglio”, che ha deciso che si può applicare nel pubblico e parapubblico.
“Nel settore privato invece non la si può introdurre finché ci saranno gli accordi bilaterali. Mi sembra quindi che sia preferibile affrontare la questione sollevata dall’UDC quando il popolo svizzero, votando nel maggio prossimo sull’iniziativa democentrista, avrà deciso se mantenere o no la libera circolazione”, spiega Agustoni, anche se all’interno del gruppo ne discuteranno comunque.